FUOCHI D’ARTIFICIO: QUANDO SONO ILLEGALI?

Quando si parla di fuochi d’artificio molto spesso si sconfina in un terreno in cui è semplice fare confusione in riferimento a alla legalità e, di conseguenza, alla sicurezza. Ignorare quelle che sono le leggi e le disposizioni significa rimanere dell’idea che tutti i fuochi pirotecnici siano pericolosi, dannosi o comunque non adatti all’utilizzo e questo è, ovviamente, errato. È più corretto operare delle distinzioni tra i prodotti regolarmente riconosciuti e autorizzati per feste ed eventi e quelli che vengono invece fabbricati e venduti in maniera illegale e che il più delle volte si rivelano rischiosi per chi li impiega. I giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione un’etichetta (il marchio CE) con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio e che riporta il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d’appartenenza e le modalità d’uso. Se quest’etichetta non c’è, i fuochi d’artificio sono illegali. La legge classifica gli articoli pirotecnici autorizzati in diverse categorie:

  • Categoria f1: fuochi che presentano un rischio potenziale estremamente basso e un livello di rumorosità minimo. Possono essere impiegati in spazi confinati (sono compresi anche i fuochi d’artificio destinati all’uso interno). 
  • Categoria f2: fuochi che presentano un rischio potenziale e un livello di rumorosità bassi. Possono essere impiegati esclusivamente all’esterno. 
  • Categoria f3: fuochi che presentano un rischio potenziale medio e che possono essere impiegati solo in grandi spazi aperti. 
  • Categoria f4: fuochi d’artificio professionali che presentano un rischio potenziale elevato che pertanto possono essere usati solo da persone con conoscenze specialistiche. 
  • V Categoria: articoli di medie dimensioni, come finali e razzi, che determinano una successione di colpi ed effetti esplodenti. L’accensione e consentita solo in proprietà private dotate di sufficiente spazio.

Tutti questi prodotti possono essere acquistati solo da chi abbia almeno 14 anni (18 per le categorie IV e V, in negozi muniti di Licenza Prefettizia). Inoltre, per l’accensione degli articoli di IV e V categoria, è necessaria la denuncia alle forze dell’ordine. 

Tutti gli altri artifici privi di etichetta ministeriale e acquistati in punti vendita non autorizzati sono da considerarsi non a norma. Ad ogni modo, sono facilmente riconoscibili e ne sentiamo spesso parlare nei notiziari in riferimento ai fuochi pirotecnici clandestini. Sono infatti veri e propri ordigni fabbricati manualmente (come le cosiddette “cipolle”) destinati e produrre un fortissimo effetto esplosivo ed il cui utilizzo può rivelarsi pericolosa per la vita stessa. Il commercio di questi prodotti, oltre a costituire reato sia per il commerciante che per l’acquirente, rappresenta una macchia che molto spesso va a danneggiare l’intero mondo dell’arte pirotecnica, rea secondo alcuni di essere una pratica rischiosa per persone e ambiente.

Tuttavia, come per tutte le cose, una corretta informazione può aiutare a stabilire cosa è meglio scegliere quando vogliamo i fuochi d’artificio per festeggiare un evento particolare. Oltre a tenere a mente le disposizioni sopra elencate, consideriamo come anche quando ci rivolgiamo ad uno staff di una ditta pirotecnica per realizzare uno spettacolo, questo provvederà al sopralluogo della zona di sparo per stabilirne l’idoneità e ricorrerà sempre e comunque ad artifici pirotecnici autorizzati.